1260 - Lo Statuto della città di Ravenna

che nessuna meretrice o puttana pubblica, ladro, brigante, predatore, ovvero uomo di mala fama, debba o possa stare o abitare in Ravenna, segnatamente dal fabbricato dell’ordine della Casa Matha fino alla casa di Bonaventura il balestriere; e ciò a cagione dei cambiavalute e degli altri uomini dabbene che quivi hanno dimora. Questo articolo, dell’antico Statuto cittadino, ci testimonia che attorno al 1260 l’Ordine della Casa Matha aveva ormai assunto la sua denominazione che si mantiene fino ai giorni nostri, inoltre viene messo in chiaro che oramai il fabbricato dell’ordine della Casa Matha era considerato punto di riferimento del tessuto cittadino.

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