LE MEMORIE DELL’ANTICA SOCIETÀ DI PESCATORI DELLA CASA MATHA

L’ elegante edificio della Casa Matha, antichissimo sodalizio di pescatori, si colloca nel cuore di Ravenna, nella piazza Andrea Costa, affacciato di fronte al Mercato Coperto della città, fra i resti della bizantina basilica di san Michele in Africisco, e la medievale imponente Chiesa di San Domenico. L’area era anticamente attraversata da una rete di corsi d’acqua, lungo le rive dei quali correvano le strade. Qui, fin dal X secolo, ebbe sede il mercato del pesce, alla confluenza del Fiume Padenna con il suo affluente Flumisellum; i fiumi consentivano l’accesso fin dentro la città alle barche dei pescatori.

Una pergamena datata aprile 943, la Carta Piscatoria, testimonia l’esistenza nel territorio di Ravenna di una forma associativa denominata Schola Piscatoria, poi Ordine della Casa Matha, che riuniva i pescatori e i pescivendoli. Nei secoli la Società giunse a gestire in forma monopolistica il mercato del pesce, patrocinata da famiglie illustri cittadine, forte anche di un proprio edificio dedicato esclusivamente a pescheria. Fin dal XVI secolo nessuno a Ravenna poteva vendere il pesce senza essere prima iscritto come socio “di grembiule” alla Casa Matha. La vendita dei prodotti ittici fu autorizzata solo nella pescheria gestita dalla Società. Un assetto che si conservò, fra alterne vicende, fino all’inizio del Novecento, quando il mercato del pesce passò al Mercato Coperto, di proprietà comunale. L’Ordine della Casa Matha, sempre protagonista della vita sociale e politica ravennate, oggi, sotto la guida del “Primo Massaro”, svolge attività prevalentemente culturali, con una particolare attenzione all’ambiente e alla storia del territorio e delle acque.

Tutta la vita associativa della Casa Matha fu per secoli concentrata attorno all’antica pescheria, centro vivacissimo del commercio ittico, oggi non più esistente: un edificio risalente al XIII secolo, restaurato nel 1717, che rimase operativo fino al 1893 quando, ormai in condizioni di degrado anche igienico, venne demolito per far spazio alla pescheria denominata, dall’ingegnere che la progettò in forma semicircolare, Esedra Vignuzzi e poi sostituita dagli spazi commerciali all’interno del Mercato Coperto. La sede attuale della Casa Matha fu aperta nel 1904 su progetto di Cesare Bezzi e Giovanni Tempioni, ispirata architettonicamente a un eclettismo con assonanze neo-rinascimentali. La sua edificazione portò alla luce importanti vestigia archeologiche, l’antico ponte di san Michele e la base della torre detta Bacauda dal nome del finanziatore della basilica di san Michele in Africisco, entrambi poi coperti o distrutti. L’elegante struttura, su tre piani, conserva al piano terreno un segno dell’antica vocazione commerciale con una serie di ampi negozi affacciati sulle strade. La scala marmorea interna, adorna di antiche lapidi un tempo murate sulla facciata della vecchia pescheria e degli stemmi di nobili famiglie legate al sodalizio dei pescatori, conduce all’Aula Magna, affrescata dal pittore Enrico Piazza (1864-1945) con sette figure allegoriche, personificazioni di attività e virtù degli uomini: Giustizia, Fortezza, Scienza, Letteratura, Belle arti, Commercio e Industria. All’altro lato ampie ed eleganti sale sono destinate a uffici, e all’esposizione di cimeli e memorie della casa Matha, mentre al piano superiore si collocano gli archivi e la biblioteca.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
La visita inquadra l’area storicamente di pertinenza della Casa Matha, lungo le vicende storiche e urbanistiche che videro una popolosa e trafficatissima zona dell’antico Borgo di san Michele trasformarsi da mercato del pesce sulle rive dei canali navigabili cittadini in una piccola elegante piazza dominata dalla struttura architettonica del Mercato Coperto e da belle botteghe. All’interno dell’edificio novecentesco sede della Casa Matha, verranno illustrate le storiche lapidi che ricostruiscono le vicende della Società dei pescatori ravennati, e l’Aula Magna affrescata da Enrico Piazza nel primo Novecento. Verranno poi eccezionalmente mostrati nelle sale di riunione della Società, assieme a importanti cimeli storici quali il cinquecentesco piatto “elemosiniere” e le settecentesche “urne a bussola” per le votazioni, alcuni straordinari documenti dell’Archivio della Casa Matha, primo fra tutti il preziosissimo Cartolare della Casa Matha, (XIV- XVIII sec.) contenente gli statuti dell’Ordine, a partire dal più antico datato 1304, ricco di notizie sulla normativa del mercato del pesce e la matricola dei soci. Per l’occasione saranno presentati alcuni Libri contabili (XVIII-XIX sec.) con le mappature dell¿antica pescheria, gli originali manoscritti della Storia della Casa Matha di Camillo Spreti, archivi fotografici.

Testo scritto da Delegazione FAI di Ravenna

VISITE A CURA DI
storico dott. Giovanni Fanti con gli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico “Dante Alighieri” di Ravenna e di altri volontari Apprendisti Ciceroni.

SABATO 26 MARZO
14:30 – 18:00
Note: Turni di visita ogni 30 minuti, gruppi di massimo 25 persone.

DOMENICA 27 MARZO
14:30 – 18:00
Note: Turni di visita ogni 30 minuti, gruppi di massimo 25 persone.

Data

26 03 2022
Expired!

Ora

14:30 - 18:00
Categoria
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